Erba
solare, l'issopo è governato dal pianeta Giove e dal misterioso
e romantico astro, la luna. Nell'etimologia il termine Issopo viene
riportato dal latino hysspu(m), la copiatura dal greco hyssopos,
di origine ebrea o meglio siriaca. Anticamente veniva usata nei
rituali di purificazione di grave entità: si bruciava l'Issopo per
preparare l'acqua lustrale, poi con il legno di cedro e ciuffi d'Issopo
si preparava aspersorio per le liturgie. Il modesto fiore dell'issopo
con le sue tante proprietà magico - curative simboleggia umiltà,
in opposizione al legno pregiato e profumato del cedro, simboleggiante
la superbia e la ricchezza. Gli Ebrei la consideravano un'erba santa;
nei testi liturgici, ricchi d'allegorie, questo fiore viene menzionato
in più punti; la diffusione del suo termine si è tenuto indubbiamente
all'uso della bibbia: Preghiera di Davide penitente "Purificami
con Issopo e sarò mondato; lavami e sarò più bianco della neve".
Salmi 50,9; sempre nell'antico testamento troviamo (Levitico, 14.1):
"Il Signore disse a Mose: Questa è la legge da applicare per il
lebbroso per il giorno della sua purificazione. Egli sarà condotto
dal sacerdote uscirà dall'accampamento e lo esaminerà; se riscontrerà
che la piaga della lebbra è guarita nel lebbroso, ordinerà che si
prendano, per la persona da purificare, due uccelli vivi, mondi,
legno di cedro, panno scarlatto e Issopo". Le donne ebree utilizzavano
l'Issopo per purificarsi da tutte le ascendenze avverse, e nella
speranza di trovare un vero amore si detergevano con l'acqua arricchita
con infiorescenze di Issopo, inoltre preparavano un talismano: un
sacchetto per l'amore e per il matrimonio, fatto mettendo in un
quadratino di stoffa azzurra la buccia seccata di un arancio, chiodi
di garofano, fiori d'arancio, issopo. Gli antichi Romani usavano
questa pianta per proteggersi dalle contaminazioni dei morbi, inoltre
era usato per depurare Chiese e le case degli afflitti, anche nei
lebbrosari si appendevano ciuffi d'Issopo e si aspergeva l'acqua
lustrale per la guarigione degli ammalati. Questa usanza molto antica
fu poi utilizzata anche nel Medio Evo, questa erba si spargeva sul
pavimento assieme al rosmarino e al timo per tener lontano le malattie
contagiose, davanti alle porta di casa e alle finestre si agganciavano
piccoli bouquet di queste erbe, per tener a bada i mali insidiosi.
RICONOSCIMENTO:
Perenne a portamento cespuglioso, con esili fusti (50-60 cm) quadrangolari,
fitti, eretti; foglie piccole di forma oblunga-lanceolata, con nervatura
evidenziata. All'ascella delle foglie in estate compaio i fiori,
di un bel colore blu violetto, raccolti in spighe. Predilige i terreni
asciutti e sassosi. PROPRIETA': Presenta olio essenziale, tannini,
flavonoidi; è pettorale, carminativa, depurativa, cicatrizzante.
RACCOLTA:
I fiori vanno raccolti appena iniziano a schiudersi; le foglie,
secondo necessità, in ogni periodo dell'anno. Vanno essiccate in
un luogo ombroso ventilato e conservate all'asciutto.
IMPIEGHI:
Le virtù curative dell'issopo sono numerose: è ottimo come mucolitico,
grazie al pregiato olio volatile che accoglie. Con dei suffumigi,
l'olio essenziale viene inspirato per placare tosse, molto utile
per le malattie da raffreddamento. Il vino di Issopo, realizzato
con 50 grammi di sommità fiorite, un litro di vino e sottoposto
a macerazione per una settimana, è un ottimo fluidificante, libera
il catarro dalle vie respiratorie. Eccellente anche per le contusioni,
con un infuso di 100 grammi d'issopo fiorito in un litro d'acqua,
si possono fare degli impacchi per lenire la parte dolorante dell'ecchimosi
o di una distorsione. In aromaterapia l'impiego è vasto: buono stimolante
per i nervi, placa gli stati d'ansia, stress emotivo, eccellente
per la concentrazione; tonifica i muscoli, placa i dolori articolari
da reumatismi, regola la pressione sanguigna. Altri impeghi: infuso
e decotto come tonico del sistema nervoso, contro l'ansia, raucedine
e tosse, meteorismo e cattiva digestione; per una cura depurativa
al termine dell'inverno assumere 2 tazze di infuso per 15 giorni.
Usi esterni: in compresse per occhi stanchi; usato quotidianamente
come lozione per il viso aiuta a purificare la pelle; in compresse
e lavaggi per la pulizia e la cicatrizzazione di piaghe e ferite;
per sciacqui e gargarismi contro le infiammazioni alla gola.
AVVERTENZE:
In dosi elevate l'essenza può causare crisi epilettiche in soggetti
predisposti. La pianta è controindicata per chi soffre di malattie
nervose.
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