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Vinca
Major L.:(Apocynaceae)
Nome
comune: Pervinca maggiore
Area
d'origine: Regione mediterranea, Asia Minore
Alcune
sono molto note: la Vinca major, dai grandi fiori blu chiaro: in
Francia, "violetta delle streghe". La Vinca minor invece è nota
per le sue virtù - in infusione - di tipo vulnerario; la pervinca
del Madagascar, che ha fiori bianchi o rosa: tutte, comunque, sono
belle e molto ornamentali. Molte le varietà orticole. Crescono,
le pervinche, molto spesso all'ombra delle querce e in genere nei
boschi. Hanno foglie scure e lucide, lanceolate: sempreverdi.
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Blu
che sfuma, in realtà, nel color malva, colore a sè, particolare,
tanto da essere definito col nome del fiore. I belgi consideravano
questo fiore un simbolo di verginità, ne regalavano agli sposi. In
Russia aveva un nome che ricorda l'arrivo della primavera: "rondine
dei fiori". Appartiene, come l'oleandro, alla famiglia delle Apocinacee.
La pervinca, detta "Gioia del Terreno", è un simbolo d'amore e di
amicizia ed essendo sotto l'influenza di Venere, inevitabilmente fa
nascere l'amore fra i due sessi; inoltre porta alla purificazione
personale, aiuta la meditazione e la concentrazione per chi vuole
dedicarsi a pratiche occulte. Cresce, la pervinca, in Europa, in Asia
orientale, ai tropici. Forse la più diffusa e facile da coltivare
- ma in genere crescono anche spontaneamente è la Vinca minor, dai
fiori a cinque petali, che si aprono fra la fine dell'inverno e l'inizio
dell'estate. La fitoterapia ne utilizza le foglie, possibilmente fresche:
è un alcaloide, comprende idrati, sali, acidi e vitamina C. Ha proprietà
toniche, decongestionanti e diuretiche. Nelle forme di tubercolosi
polmonari è usata per le capacità emostatiche. Serve a regolare la
pressione e migliorare la circolazione, è usata per rigenerare il
sangue in casi di convalescenza e esaurimento, anemia. Ancora, viene
utilizzata contro cefalee e vertigini, disturbi della memoria, sclerosi
cerebrale. Baroni ne sottolinea l'efficacia contro linfomi, oltre
che per il miglioramento della circolazione sanguigna. I suoi costituenti,
a suo parere, si sciolgono più agevolmente in alcool che non in acqua:
bisogna cogliere e sminuzzare le foglie, immetterle in una bottiglia
di alcool puro a 95° (proporzione di uno a tre). Il composto va tenuto
in ambiente caldo: dopo venti giorni è pronto e può essere preso in
gocce. Ancora, la pervinca si può prendere nell'olio vergine d'oliva
(la proporzione è la stessa). Esiste anche la possibilità di preparare
un buon vino di pervinca, da prendere come aperitivo, contro congestioni
e stanchezza: basterà un mazzetto di foglie fresche, sminuzzate, immesse
in un litro di buon vino e lasciate macerare per dieci giorni. Si
filtra poi il tutto, e il vino è pronto. Le dosi di assunzione sono
minime. Un'ultima raccomandazione: la pervinca non va mischiata con
l'alloro. |
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